Saman Abbas, nuovi elementi contro il padre. La vicenda ricostruita in tre fasi

Saman Abbas, nuovi elementi contro il padre. La vicenda ricostruita in tre fasi: dalla scomparsa al processo
Continua la fase processuale per identificare i responsabili e gli esecutori materiali dell’omicidio di Saman Abbas. Dopo l’estradizione dal Pakistan del padre di Saman, la posizione di quest’ultimo si fa sempre più complessa e la sua responsabilità nell’omicidio sempre più palese. In una delle ultime udienze, è emerso il contenuto della telefonata tra Shabbar è il secondogenito, il fratello di Saman, testimone chiave dell’intera vicenda. Nella conversazione telefonica Shabbar tentava di convincere il secondogenito ad addossare la colpa a un altro parente, mai identificato, diverso dai cinque imputati: “Tu devi dire che Danish e gli altri non hanno nessuna colpa – spiegava al figlio -. Devi dire che lui è venuto a casa nostra e ha detto che ci avrebbe pensato lui. Adesso dobbiamo incastrare a questo qui”.
Il caso di Saman Abbas è stato per mesi seguito dalla stampa e ha suscitato grande commozione e clamore in Italia, sia per i soggetti coinvolti, ma anche perché ha acceso i riflettori sulla delicata posizione della donna in determinate culture e contesti sociali, sul problema della violenza sulle donne e delle discriminazioni di genere all’interno delle comunità di immigrati. In breve, la storia del delitto di Saman può essere ricostruita in tre fasi principali:
Fase 1: la scomparsa
Saman Abbas, una ragazza di 18 anni di origini pakistane, scompare da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021. La giovane aveva già denunciato i genitori per maltrattamenti e per il reato di induzione al matrimonio, essendosi rifiutata di sposare un cugino pakistano in un matrimonio combinato dai familiari. A scatenare l’ira della famiglia sembra sia stata la foto di un bacio postata sui social tra Saman e il suo fidanzato di allora, Saqib Ayub. Il ragazzo si è speso in prima persona per ritrovare Saman dopo la scomparsa e contro di lui e la sua famiglia sarebbero giunte dal clan Shabbar minacce di vario genere.
Fase 2: le indagini
Dopo la denuncia di scomparsa da parte di Saqib, le indagini dei carabinieri si concentrano subito sulla famiglia di Saman, che viene indagata per omicidio e soppressione di cadavere. Le indagini si rivelano complesse e difficili, in quanto la famiglia Abbas si è rifiutata di collaborare, fornendo false informazioni. Inoltre, la mattina dopo la scomparsa di Saman, i genitori sono partiti per il Pakistan, facendo perdere le proprie tracce. Il padre verrà poi arrestato ed estradato, la madre, invece, risulta ancora irreperibile. Da sottolineare è anche il fatto che le autorità italiane già erano a conoscenza della vicenda di Saman, che era stata allontanata dalla famiglia e per un certo periodo aveva vissuto in una casa famiglia. La sera della scomparsa, la giovane aveva compreso le intenzioni della famiglia, avrebbe tentato di convincere i genitori che avrebbe accettato il matrimonio combinato, pur di salvarsi la vita, ma la “vergogna” che Saman avrebbe gettato sulla famiglia superava ogni forma di pentimento. Così, i familiari più stretti, approfittando del ritorno della figlia a casa per recuperare i documenti, decisero di mettere in atto il piano omicida.
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Fase 3: il ritrovamento del corpo e il processo
Il 22 novembre 2022, dopo più di un anno di ricerche, il corpo di Saman viene ritrovato in un casolare abbandonato a meno di un chilometro di distanza dalla casa della famiglia Abbas. Il corpo è stato sepolto in una fossa profonda due metri e coperto di cemento. I risultati dell’autopsia hanno evidenziato che la morte di Saman è sopraggiunta per la rottura del collo. I principali responsabili dell’omicidio di Saman Abbas sono stati identificati nel padre, Shabbar Abbas, accusato di essere il mandante dell’omicidio; lo zio, Danish Hasnanin, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio, e due cugini, Ijaz e Noman Abbas, accusati di aver aiutato Danish a uccidere e seppellire Saman. Resta in sospeso la posizione della madre di Saman, di cui si sono perse le tracce. Nella fase processuale molti elementi stanno emergendo, ma tra gli imputati c’è uno scambio di accuse, soprattutto sui ruoli effettivi nel delitto. I responsabili dell’omicidio di Saman Abbas sono stati rinviati a giudizio e il processo è iniziato il 21 marzo 2023.
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