
Scomparsa di Kata, svolta nelle indagini: indagate 5 persone per sequestro di persona a scopo di estorsione
Una svolta nelle indagini sulla scomparsa della piccola Kata è arrivata questa mattina. La procura di Firenze ha notificato un avviso di garanzia a cinque persone. Si tratta di ex occupanti dell’ex hotel Astor, la struttura dove la bambina viveva con la famiglia e da dove è scomparsa lo scorso 10 giugno.
Su Tgcom24 si dice che si tratta di un atto necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili “volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell’hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima”.
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Non sono stati resi noti i nomi dei cinque indagati, ma le telecamere di sicurezza avevano ripreso tre di loro, il giorno della scomparsa, uscire dalla struttura con valigie e pesanti trolley. Il sospetto è che la bambina possa essere stata nascosta in una di quelle valigie per farla uscire senza essere notata dalla struttura.
Gli altri indagati sono “due occupanti di tre distinte stanze, nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l’11 giugno, in occasione delle perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata”.
A carico degli indagati, le accuse sono di sequestro di persona a scopo di estorsione, dunque le indagini si stanno concentrando sulle prime ipotesi, ovvero che il sequestro della bambina sia legato al racket degli affitti. Nonostante ciò, nessuna richiesta di riscatto è arrivata alla famiglia.
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