Scomparsa di Kata, il sangue rinvenuto nell’albergo non è il suo

Scomparsa di Kata, il sangue rinvenuto nell’albergo non è il suo. Ecco gli esiti delle analisi scientifiche
Una buona notizia arriva dalle analisi della scientifica: il sangue rinvenuto in alcune stanze dell’ex albergo Astor non appartiene a Kata. Le analisi scientifiche hanno escluso anche il collegamento tra la bambina e le valigie sequestrate dagli inquirenti.
Questa la conclusione dei primi esami genetici eseguiti dal medico legale Ugo Ricci, responsabile dell’Equipe Genetica Forense dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, incaricato dalla Procura che indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione.
Nei prossimi giorni, ma ancora non è stata fissata la data precisa, le squadre specializzate dei carabinieri eseguiranno un nuovo e più invasivo sopralluogo nell’ex Astor, scavi e carotaggi serviranno a individuare nuove tracce per chiarire il giallo della scomparsa di Kata.
Continuano le indagini a 360°. La Procura di Firenze ha inoltrato una richiesta di rogatoria internazionale in Perù per sentire 13 persone considerate testimoni informati sui fatti. Non è esclusa neppure la pista che Kata possa essere rapita e trasferita in Perù. I genitori Kata – il padre Miguel Angel Romero Chicclo e la madre Katherine Alvarez Vasquez – la scorsa settimana hanno fatto un nuovo sopralluogo nell’ex Astor e fornito alla Procura nuovi elementi su cui indagare.
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