Roberto Burioni si scaglia contro i no vax e risponde a Matteo Salvini
Il virologo scatenato su Twitter
Roberto Burioni non ci sta e dice la sua contro i no vax. Da mesi il virologo, prima ospite fisso di “Che Tempo Che Fa”, cerca di fare informazione e chiarezza sui vaccini.
Terminato il programma Rai, Burioni ha iniziato a cercare di dare dati e di spiegare l’efficacia della campagna vaccinale tramite il suo profilo Twitter.
Con l’obbligatorietà del Green Pass per una serie attività, il virologo, ha risposto anche a Matteo Salvini.
Affermando (come ha fatto) che le persone sotto i 40 anni non devono vaccinarsi lei mette in pericolo gli italiani, la loro salute, il loro lavoro, la loro libertà. Non si intesti questa battaglia senza senso, sarebbe un peccato. Cordiali saluti Roberto Burioni
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) July 22, 2021
Poi una serie di altri tweet contro i no vax.
Propongo una colletta per pagare ai novax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) July 22, 2021
E mancato oggi a causa di COVID-19. R.I.P. https://t.co/vseZXlgC0J
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) July 22, 2021
Così come gli anti green pass boicotteranno i ristoranti dove non possono entrare, io ho deciso di boicottare la squadra maschile italiana di sollevamento pesi alle prossime olimpiadi di Tokyo.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) July 22, 2021
Il paragone dei non vaccinati con dei topi ha destato sia molte critiche che allo stesso tempo anche molti consensi.
Nelle ore scorse aveva anche tentato di spiegare meglio come e se sia possibile che i vaccinati contagino.
“Quanto sono contagiosi i vaccinati che contraggono la malattia. Non abbiamo ancora questo dato, ma è ragionevole aspettarsi che i vaccinati che si infettano siano molto meno infettivi e forse per nulla (almeno se vaccinati con i vaccini a mRNA)“.
Leggi anche: Burioni: “Attenti al Green pass con il tampone” e sui social nasce la polemica
Intanto il 6 agosto entrerà in vigore, sul modello francese, anche se meno stringente, l’obbligo di esibire il green pass (anche con una dose) per accedere ai ristoranti al chiusi, per stadio concerti o altre attività con un numero ingente di persone.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.