
Bufera sul calciatore della Juventus
È di ieri, 11 settembre, la notizia della positività al testosterone del calciatore bianconero Paul Pogba.
Il Tribunale Nazionale Antidoping ha così sospeso il francese per aver violato gli articoli 2.1 e 2.2 del codice Wada.
Il controllo ha riscontato il testatore dopo il match della Juve contro l’Udinese. Il calciatore ora rischia una squalifica di 4 anni.
Tutto starà nel dimostrare, da parte di Pogba, di non aver assunto intenzionalmente la sostanza.
Enrico Castellacci, ex responsabile medico della Nazionale, spiega oggi a La Stampa ha detto:. «Può capitare di assorbirlo attraverso pomate e gel. Strano però che capiti oggi a un professionista di un grande club. Ma resterebbe in ogni caso la responsabilità oggettiva».
Poi ha aggiunto: «È un ormone che solitamente viene assunto dai culturisti».
La Juve, per ora non si è sbilanciata e tramite comunicato stampa ha aggiunto: «Juventus Football Club comunica che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell’esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023.
La Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali».
Ora la Juventus che paga otto milioni più due di bonus a Pogba, potrebbe anche ricorrere alla sospensione dello stipendio.
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La cosa è prevista dall’articolo 5.5 dell’accordo collettivo firmato dall’Associazione Italiana Calciatori, dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e dalla Serie A.
Al calciatore spetterà sempre una minima parte garantita dallo stipendio, una sorta di minimo. Se poi venisse condannato la Juve potrebbe risolvere anche il contratto, che a oggi è fino al 2026.
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