Pino Insegno: “Meloni? Mi avete massacrato”

Pino Insegno

Dal 25 settembre condurrà l’eredità

Pino Insegno torna in tv il 25 settembre con l’Eredità e parla delle accuse a suo carico visto amicizia con Giorgia Meloni a La Repubblica.

«Mi avete massacrato. È vero che sono amico di Giorgia da 20 anni. Ma mi creda, non sono andato a Palazzo Chigi per parlare di Rai, volevo chiederle di sostenere le iniziative per aiutare i malati di Sla – poi – Ho 64 anni, ne ho 40 di carriera alle spalle. Sono un attore comico, faccio il doppiatore da una vita. Queste cose il pubblico le sa. Sento l’affetto e mi fa piacere. Il legame non si è mai spezzato».

Poi: «a Palazzo Chigi ci tornerò, voglio parlare col ministro della Pubblica istruzione Valditara per insegnare ai professori come usare la voce. Gridano in classe e sono tut#ti svociati, se parlassero col diaframma non avrebbero problemi».

Pino Insegno poi svela come e quando ha conosciuto la Meloni: «Era una ragazza con una grande volontà, determinatissima. Francesco Storace mi aveva permesso di aprire accademie gratuite per i ragazzi, per me non aveva un colore politico, abbiamo sempre parlato di formazione dei giovani. La incrociai a una manifestazione. Giorgia è di Roma e della Roma, sul calcio fronti opposti».

Il conduttore parla poi delle sue idee politiche:  «Ho avuto simpatia per i repubblicani, i liberali, come sono stato vicino a Renato Nicolini, che era comunista e ha fatto cose straordinarie. Se una persona di sinistra fa una cosa bella, chi è di destra la dovrebbe abbracciare. E viceversa. Una volta c’erano La Malfa, Moro, Berlinguer, Almirante. Non c’è stato un ricambio generazionale degno. Con FdI mi sono sentito di stare vicino a un cambiamento, con la speranza che sia reale, importante».

Leggi anche: “La Versione di Giorgia”: ecco il libro della Meloni scritto con Sallusti

Infine, sulle polemica con Ainett Stephens che non ci sarà al suo fianco Insegno precisa:

: «Avevo detto che dopo quindici anni bisognava fare dei cambiamenti. Chiariamo: gatta nera perché porta male quella carta, se fosse stata gialla o verde sarebbe stato uguale. Il giorno della ragazza in barca con le cartine mi avete telefonato tutti, non avevo capito che fosse successo. Mai avuto il potere di cacciare o di scegliere».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Il contenuto di questo sito è protetto da Copyright.