
Il tutto in poco più di un mese
È accusato di 32 casi di molestie sessuali Emanuele Michieletti, primario e responsabile del reparto di radiologia dell’ospedale di Piacenza. Le molestie sarebbero avvenute in poco meno di 45 giorni.
Stando alle indagini Michieletti «di fatto, compiva atti sessuali con quasi tutte le donne che varcavano da sole la porta del suo ufficio». In alcuni casi i rapporti con il medico di 60 anni sarebbero stati consenzienti e l’uomo se ne sarebbe vantato.
Stando a quanto racconta Corriere della Sera i problemi sono iniziati quando a inizio anno, una dottoressa recatosi da lui per chiedere le ferie si sarebbe trovata sbattuta al muro e violentata.
L’atto sarebbe stato interrotto da un terzo medico. La donna sarebbe andata all’Ausl e poi avrebbe denunciato dando al via alla denuncia che ha fatto emergere le varie violenze.
In ospedale regnava comunque il terrore con un clima che «era gravemente omertoso ed autoreferenziale». Michieletti, laureatosi a Milano ma nato a Vercelli era abbastanza noto soprattutto a Vercelli.
Si dice che «le richieste erano espressione di atteggiamenti prevaricatori, evidenziati dalle riprese audio-video». E «le flebili resistenze delle vittime, ormai in stato di prostrazione, erano vinte di volta in volta, ed ogni giorno ricominciavano nuovi abusi».
Al primario è contestato anche il reato di staling per «continuità con cui le vittime» — «turbate» quando venivano convocate nello studio in ospedale addirittura con chiamate tramite l’altoparlante — erano «costrette a subire» molestie e violenze.