
Patrick Zaki racconta le sue emozioni a Che tempo che fa. Parla della liberazione, della sua amata Bologna, del futuro e di Liliana Segre
Nel corso della puntata di domenica 12 dicembre di Che tempo che fa è intervenuto Patrick Zaki, che in collegamento e visibilmente commosso ha detto a Fazio: “È grazie a tutti voi se sono a casa”. Per lui una vera standing ovation da parte del pubblico in studio.
Lo studente egiziano dell’Università di Bologna ha raccontato i momenti della scarcerazione: “Adesso sto proprio bene, sto cercando di capire che mi è successo ma mi sembra di essere in un sogno, grazie a quello che tutti voi e il vostro programma ha fatto per me”.
“La prima cosa che hai fatto dopo essere arrivato a casa?”
“Ho detto devo fare qualcosa di diverso. Mi faccio una doccia con una bella acqua calda, il mio corpo voleva la sensazione dell’acqua calda.”#PatrickZaki a #CTCF da @fabfazio@PatrickZaki1 pic.twitter.com/ttcr6x8ZiJ— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 13, 2021
Poi ha aggiunto: “Quando sono stato in grado di guardare la strada, uscire dalla stazione, quando mi hanno tolto le manette… ero molto confuso. Quando siamo saliti in macchina mi sono detto ‘ma cosa sta succedendo? Ma davvero mi hanno lasciato libero?'”. “Credevo nella mia innocenza, ho cercato di virarla a mio favore” e poi non dimentica gli affetti e quanti lo hanno aiutato: “dall’amore di tutti, della mia famiglia, dell’Italia, di tutti i miei bolognesi che mi hanno aiutato”.
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Sul suo futuro Patrick Zaki ha detto: “Quello che so di sicuro è che per ora non ho nessun divieto di viaggiare. Voglio essere a Bologna, che è un sogno se ci potessi arrivare. Spero di farcela”. “Ho passato tempo con la mia famiglia, con i giornalisti… sono davvero grato di tutto quello che è stato fatto per me”. E sulla sua amata Bologna ha aggiunto: “Vorrei ritornare molto presto. Continuo a pensare al mio futuro, a Bologna. Vorrei davvero completare i miei studi là. Voglio vivere a Bologna, voglio sentire quel calore meraviglioso che mi ha riservato. Voglio fare qualcosa per questa città che mi ha sostenuto in tutti questi mesi. Poiché l’udienza non è stata ancora tenuta non riesco a lasciare il Paese ma di sicuro per il momento non ho nessun divieto di viaggiare, vorrei essere a Bologna anche domani”.
Sul processo che dovrà sostenere e le accuse che pendono ancora a suo carico Zaki ha detto: “Non so cosa accadrà all’udienza del processo tengo le dita incrociate, spero che mi succeda una bella cosa: non faccio altro che pensare di tornare a Bologna e rivedere i miei amici. La cosa che mi ha permesso di andare avanti è stata ogni piccolo passo, ogni cosa… ho cercato di virarla a mio favore, soprattutto chiunque si sia interessato a me, l’amore della mia famiglia, amici, di tutti i miei bolognesi”.
Infine, conclude parlando di Liliana Segre: “Per me davvero un grandissimo onore essere citato da una persona come Liliana Segre, che ha una visione incredibile. Avrò il grandissimo piacere se potrò di incontrarla. È stata di grande ispirazione. Grazie ancora per ciò che ha fatto e detto su di me”.
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