
Omicidio del cuoco di Palermo, ecco cosa ha dichiarato il killer nell’incidente per la convalida dell’arresto
Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i Carabinieri di Palermo sono riusciti ad individuare il responsabile dell’omicidio del cuoco algerino Badr Boudjemai, avvenuto intorno a mezzanotte e mezza di sabato scorso in via Roma.
Dal video si vede un uomo commettere l’omicidio, lo si vede avvicinarsi alla vittima, che poi si accascia al suolo e l’assassino fuggire via. Secondo gli inquirenti, il presunto assassino è un cameriere tunisino di 32 anni, Alì El Abed Baguera, che lavora al Magnum, un locale che si trova nei pressi di quello in cui era impiegata la vittima.
Dal momento del fermo, l’uomo si detto estraneo ai fatti e nell’interrogatorio di convalida del fermo si è però avvalso della facoltà di non rispondere. Ancora non si sa se è stata recuperata l’arma del delitto e non si conosce il movente. L’ipotesi è di screzi nati nel posto di lavoro.
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La vittima viveva da anni a Palermo e lavorava regolarmente. Era sposato ed è stato ucciso con tre colpi d’arma da fuoco calibro 9. La sorella della vittima ha detto: «Mio fratello era una persona buona che lavorava per la sua famiglia, per la moglie e i due figli piccoli che adorava». «Anche sabato sera come faceva sempre quando finiva di lavorare ha mandato un messaggio alla moglie, “sto tornando”. Dopo la nascita del secondo figlio la moglie è rimasta a casa pensava a tutto lui. Lavorava dalla mattina alla sera». Poi conclude: «Mio fratello ha lavorato in altri locali di Palermo da via Olivella a via Maqueda, ha aggiunto, «era conosciuto da tanti e amato. Sorrideva sempre al lavoro. Era una persona splendida».
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