Napoli, bambino di 12 anni al pronto soccorso con una chiave in testa. Operato d’urgenza, non è in pericolo di vita
Un bambino di 12 anni è stato portato al pronto soccorso del Santobono di Napoli perché aveva una chiave conficcata nella nuca. L’oggetto era conficcato così in profondità da essere arrivato quasi al cervello, ma fortunatamente il bambino sembra non aver avuto conseguenze gravi.
Secondo il racconto di Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale, il bambino è giunto tranquillo al pronto soccorso e camminando regolarmente, accompagnato dai parenti. Nonostante ciò, si è reso necessario un immediato intervento chirurgico per rimuovere la chiave.
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L’operazione è riuscita senza intoppo e ora il bambino è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del Santobono di Napoli. E’ in prognosi riservata ma non a rischio vita. Ha spiegato Conenna: «Quello che ci ha lasciati sorpresi è che il bimbo, accompagnato da parenti, è arrivato al pronto soccorso camminando nonostante avesse una chiave infilata nel cranio. Per fortuna il delicato intervento chirurgico è andato bene e lui sembra essersi ripreso subito, tanto che non è ricoverato in rianimazione ma in reparto. Ovviamente la prognosi in questi casi resta riservata».
Secondo quanto raccontato dal direttore Conenna: «il bimbo avrebbe detto di essere rimasto vittima della violenta aggressione di un suo coetaneo». Questo episodio, dice Conenna, testimonia l’aumento dei casi di aggressione tra i giovanissimi: «Dal nostro osservatorio stiamo verificando l’accesso al pronto soccorso di un grande numero di adolescenti feriti in seguito a risse con coetanei oppure con segni di autolesionismo, ragazzini che si presentano con tagli ai polsi e alle braccia». Aggiunge il direttore: «Siamo molto preoccupati e invitiamo le famiglie a stare vicine ai ragazzini, a non lasciarli troppo tempo da soli».
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