Napoli, 12enne sfregiata dal fidanzato 16enne, le dichiarazioni del giovane che avrebbe agito in preda ad un raptus
I militari dell’Arma dei Carabinieri hanno rintracciato il 16enne che ha sfregiato a Napoli la fidanzata di 12 anni al volto, mentre stava andando a costituirsi.
L’avvocato del giovane ha smentito quanto affermato dai medici del pronto soccorso, ovvero, che la ferita inferta alla giovane era stata inferta per uccidere. «Le modalità dell’accaduto – ha detto l’avvocato Domenico Dello Iacono – escludono che il mio cliente volesse provocare la morte della ragazzina. Le indagini poi spiegheranno se è sussistente la premeditazione o se è ha agito in preda a un raptus».
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Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 giugno i due ragazzi, che si erano lasciati pochi giorni prima, si sarebbero incrociati in sella a due scooter nel quartiere Montesanto. Ne è nata una discussione, che si è trasformata in breve tempo in una lite. Al culmine della lite il sedicenne ha estratto il portachiavi con il coltellino incorporato e ha colpito la ragazzina al volto.
Contro il giovane c’è il reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, per cui rischia la reclusione da 8 a 14 anni. Il sedicenne apparterrebbe ad una famiglia nota alle forze di polizia. Un parente stretto del giovane sarebbe un ex boss dei Quartieri spagnoli, detenuto all’ergastolo.
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