Il video della cabina che precipita ha fatto il giro del web e dei giornali, ma sul Tg3 che ha diffuso per primo le immagini si è scatenata la bufera
Ieri il Tg3 ha diffuso le immagini del crollo della cabina della Funivia Stresa-Mottarone, in cui hanno perso la vita 14 persone lo scorso 23 maggio. Nelle immagini si vede chiaramente la cabina salire e poi, a pochi metri dal punto di arrivo, tornare indietro, prendere velocità e poi precipitare in seguito alla rottura di uno dei cavi.
Le immagini hanno fatto il giro del web e sono state riprese da numerosissime testate giornalistiche, ma non senza polemiche, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate dal pm di Verbania, Olimpia Bossi, che ha chiaramente detto quanto fosse inopportuna la scelta di condividere pubblicamente il video.
Ha dichiarato la dott.ssa Bossi: “Assoluta inopportunità per il doveroso rispetto che tutti, parti processuali, inquirenti e organi di informazione, siamo tenuti a portare alle vittime, al dolore delle loro famiglie, al cordoglio di una intera comunità“, che ha aggiunto: “Portare a conoscenza degli indagati e dei loro difensori gli atti del procedimento a loro carico nelle fasi processuali in cui ciò è previsto non significa, per ciò stesso, autorizzare ed avallare l’indiscriminata divulgazione del loro contenuto agli organi di informazione“.
Quanto sia stato inopportuno diffondere queste immagini è ancora ribadito dalla pm Bossi, quando dice che si tratta di “immagini dal fortissimo impatto emotivo, oltretutto mai portate a conoscenza neppure dei familiari delle vittime la cui sofferenza come è intuitiva comprensione non può e non deve essere ulteriormente acuita da iniziative come questa“.
Non si sa come al Tg3 siano arrivate quelle immagini, che comunque non dovevano essere pubblicate, poiché, come ha spiegato sempre la Bossi, sono “immagini di cui è comunque vietata la pubblicazione, anche parziale, trattandosi di atti che, benché non più coperti dal segreto in quanto nota gli indagati, sono relativi a procedimento in fase di indagini preliminari“.
Nel pomeriggio è arrivata anche la nota del presidente della Rai Marcello Foa, il quale ha detto: “Sono profondamente colpito dalle immagini trasmesse dal Tg3. È doveroso per il servizio pubblico, in circostanze come questa, valutare attentamente tutte le implicazioni, a cominciare da quelle etiche e di rispetto per le vittime e per i loro familiari, nella consapevolezza del peso mediatico ed emotivo di ogni immagine e di ogni commento. Quanto accaduto deve essere di insegnamento e motivo di riflessione per la Rai. Ho sempre rispettato le scelte editoriali dei direttori e mi sono sempre astenuto dal commentarle pubblicamente, ma come presidente della Rai in questo caso non posso restare in silenzio“.
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