Morte Elena Del Pozzo, la madre: “Non ricordo, ero girata e non volevo guardare”

Morte Elena Del Pozzo, la madre: “Non ricordo, ero girata e non volevo guardare”. Il gip definisce la donna “lucida e calcolatrice”
Emergono nuovi dettagli sull’interrogatorio di Martina patti, la donna che ha ucciso la figlia di 5 anni, Elena Del Pozzo, con undici coltellate. Durante l’interrogatorio la donna ha ammesso di aver ucciso la bambina e di aver fatto tutto da sola, ma diversi sono i punti ancora da chiarire, soprattutto perché all’interno del racconto della donna molti sarebbero i “non ricordo”.
A tal proposito è emerso un altro particolare della dichiarazione della donna resa al gip di Catania Daniela Monaco Crea: “Ho portato Elena in questo campo e le ho fatto del male. Non ricordo bene, perché ero girata e non volevo guardare“.
Il gip ha convalidato l’arresto della donna, poiché ritiene che Martina Patti vuole “lasciar credere di avere agito senza una piena consapevolezza”, ma “Martina è una donna lucida e calcolatrice e, se non arrestata, potrebbe darsi alla fuga”.
Il Corriere della Sera riporta altri stralci dell’ordinanza di custodia cautelare, in cui il gip scrive: «Patti ha inferto più colpi d’arma da punta e taglio alla figlia, che è stata vittima di una morte violenta . Particolarmente cruenta e probabilmente lenta, alla quale è anche verosimile ritenere che abbia, pur solo istintivamente, tentato di opporsi e sfuggire… tutto induce a dedurre che la madre volesse uccidere e che il suo sia stato un gesto premeditato».
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Sulla lucidità della donna, il gip scrive: «Perché uccidere un figlio in tenera età e, quindi indifeso, oltre a integrare un gravissimo delitto, è un comportamento innaturale, ripugnante, eticamente immorale, riprovevole e disprezzabile, per nulla accettabile in alcun contesto… indice di un istinto criminale spiccato e di elevato grado di pericolosità». La donna non ha manifestato segni di pentimento: «…ha inscenato il rapimento con estrema lucidità e non ha manifestato segni di ravvedimento e pentimento. Tutti elementi che denotano una particolare spregiudicatezza, insensibilità, assoluta mancanza di resipiscenza».
Negli ultimi rilievi effettuati all’interno dell’abitazione della donna, sono state ritrovate tracce di sangue, che però indicherebbero che l’omicidio sia stato consumato altrove.
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