Morte di Michela Murgia, il ricordo degli amici ma anche degli “avversari politici”

Morte di Michela Murgia, il ricordo degli amici ma anche degli avversari politici

Morte di Michela Murgia, il ricordo degli amici ma anche degli “avversari politici” da Salvini a Santanché

La notizia della morte di Michela Murgia ha scosso il mondo della cultura, del giornalismo, ma anche della politica. La scrittrice sarda, morta a 51 anni per un carcinoma renale al quarto stadio, aveva con le sue idee e il suo linguaggio schietto e mai aggressivo aperto un dibattito su importanti tematiche di carattere sociale e politico. Non nascondeva l’opposizione al recente governo o a Salvini, che appresa la notizia della sua scomparsa, ha twittato, condividendo la notizia della sua scomparsa, con la semplice espressione “Una preghiera”.

Salvini non è l’unica persona del mondo della politica che la ricordano. Laura Boldrini così scrive: «Sentiamo già un grande vuoto perché Michela Murgia è stata una donna unica nel panorama italiano: una scrittrice, un’intellettuale, un’artista, una voce libera, una femminista con un occhio dissacrante verso le convenzioni e le ipocrisie. Una persona interessante che amava le provocazioni e la sfida a viso aperto».

In segretario di Azione, Corrado Calenda ha twittato: «Perdiamo una voce potente nel dibattito pubblico, creativa nella scrittura e una persona libera e coraggiosa. Riposa in pace Michela Murgia».

Leggi anche: Michela Murgia è morta, la scrittrice aveva 51 anni

Il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi, dice: «Molte cose ci dividevano da Michela Murgia, ma ora è il momento del dolore per la sua scomparsa e del rispetto per una donna che ha reso la sua malattia un incitamento alla pienezza della vita. Le sue argute provocazioni, anche al mondo cattolico, hanno saputo stimolare riflessioni politiche e sociali profonde. La diversità di pensiero è una ricchezza e riteniamo che persone come Michela Murgia abbiano contribuito ad elevare il livello del nostro dibattito pubblico. Ci mancherà».

Anche la Santanché parla della lontananza politica, ma ne riconosce anche i meriti: «Buon viaggio Michela, la pensavamo in modo diverso, ma spero tu possa ora trovare la pace».

L’elenco dei politici che la ricordano è veramente lungo, così come è lungo l’elenco delle persone a lei vicina che oggi la ricordano. Dall’ambasciata di Francia all’Anpi che scrive solo «Bella, Ciao». Nichi Vendola ha twittato: “Addio Michela. L’avevi annunciato al mondo che la fine era incombente. Eppure è così difficile pensarti immersa nel silenzio, per ora e per sempre, tu che eri una sacerdotessa della parola. Cara Michela, piango per te che voli via e per noi che restiamo”.

Poi ci sono gli amici stretti, quelli che rientrano in quella che è la sua famiglia “queer”, in cui conta l’affetto e l’amore e non il legame di sangue. Saviano, tra i primi a ricordarla, ha scritto: “ma l’amor mio non more”. Chiara Valerio scrive: “La zarina di tutte le Russie a Lo Scoglio di Scauri. ciao murgi”.

Chiara Tagliaferri, con cui ha lavorato a stretto contatto negli ultimi anni, ha ricordato così l’amica scomparsa: “Si alza il vento, bisogna tentare di vivere”, mentre Nicola Lagioia twitta: “Molto veloce, in un paese lentissimo. Ciao Michela”.

Fonte immagine: https://www.facebook.com/photo?fbid=10213207421074460&set=a.1519351418096

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Il contenuto di questo sito è protetto da Copyright.