Morte Bochicchio, il fratello non riconosce il corpo. Chiesto il DNA
Morte Bochicchio, il fratello non riconosce il corpo. Necessario l’esame del DNA per accertare l’identità della vittima
Dopo l’incidente in cui Massimo Bochicchio ha perso la vita, la moto su cui viaggiava ha preso fuoco, rendendo irriconoscibile il corpo dell’uomo. A causa della carbonizzazione, il fratello della vittima non è stato in grado di confermare l’identità della vittima. Per questo motivi è stato disposto l’esame del DNA.
Tuttavia, la vicenda ha fatto sorgere qualche perplessità, vista la coincidenza dell’incidente con l’udienza prevista per oggi, in cui Bochicchio è accusato di truffa nei confronti di vip e personaggi dello sport.
Leggi anche: MASSIMO BOCHICCHIO, IL BROKER ACCUSATO DI TRUFFA È MORTO IN UN INCIDENTE
L’uomo era agli arresti domiciliari, ma aveva ottenuto un permesso dal giudice per “effettuare visite e controlli medici, frequenti e indispensabili”. Secondo la dinamica dell’incidente, il rogo si sarebbe sviluppato in breve tempo, avvolgendo l’uomo senza dargli alcuna possibilità di riparo. I medici giunti sul posto non hanno potuto far nulla per salvargli la vita.
L’avvocato della vittima, Gianluca Tognozzi, in merito alle ultime notizie emerse, ha dichiarato: «Non si deve strumentalizzare la morte di una persona costruendo un film su qualcosa che non esiste. Siamo in attesa del certificato di morte che arriverà, come da prassi in questi tragici casi, dopo il riconoscimento della salma».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.