Marco Cappato ospite di Maurizio Costanzo su R101 in “Facciamo finta che”

Marco Cappato ospite di Maurizio Costanzo su R101, nella prima puntata della nuova stagione del programma di “Facciamo finta che”.

Ieri sera Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, è intervenuto su R101 nella prima puntata della nuova stagione del programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri “Facciamo finta che”.

Costanzo era stato il primo firmatario della raccolta firme sul referendum sull’eutanasia. Costanzo ha introdotto infatti l’ospite presentando la raccolta firme come “una nostra campagna, perché noi da sempre siamo convinti che ci debba essere l’eutanasia”.

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Cappato: “Siamo quasi a 850mila firme, c’è ancora il mese di settembre per raccoglierle. Diciamo che stiamo raccogliendo sia per quelli che non hanno fatto in tempo e riteniamo giusto possano farlo, ma anche perché ormai questi centinaia e centinaia di tavoli e sedie da marciapiede vogliamo che in questo mese siano luoghi di informazione, di dialogo, per informare sui diritti che già ci sono sul fine vita, per esempio il testamento biologico, che nessuno sa che è già un diritto, e i diritti da conquistare come quello della legalizzazione”.

Costanzo: “Voglio ricordare quello che hai fatto con Dj Fabo, noi ce ne occupammo a lungo. Tu sei un benemerito”.

Cappato: “Quell’episodio serve per capire che ci sono anche cose già legali di cui però nessuno sa nulla, per esempio io poi sono stato assolto dalla mia disobbedienza civile grazie a una sentenza della Corte Costituzionale che in Italia avrebbe valore di legge se fosse rispettata. In determinate condizioni il cosiddetto suicidio assistito sarebbe già legale, ma nessuno lo sa e quindi nessuno riesce a far valere i propri diritti con i medici. Ecco perché stiamo andando avanti con la campagna.
Si può firmare anche in via telematica, in questo siamo il primo Paese al mondo dove un referendum con valore di legge può essere sottoscritto attraverso forme di certificazione elettronica. Il sito internet è www.referendum.eutanasialegale.it

Almeno su questo abbiamo strappato un voto del Parlamento che sull’eutanasia continua a non decidere, ma almeno su questa sottoscrizione elettronica ha realizzato una riforma che varrà per sempre anche sui prossimi referendum su altri temi.

I prossimi passaggi: la Corte di Cassazione deve contare le firme, ma su quello ormai abbiamo un margine di ferro, poi la Corte Costituzionale dovrà decidere sull’ammissibilità e lì è sempre utile che ci sia una grossa richiesta, una grossa pressione perché una volta passato il vaglio della Corte Costituzionale a quel punto si voterà, tra metà aprile e metà giugno. Il percorso è ancora lungo, le firme servono a convocare il referendum, bisogna poi ottenere la maggioranza più uno dei partecipanti al voto, il cosiddetto quorum e poi la maggioranza dei sì”.

Carlotta: “In bocca al lupo e grazie per quello che state facendo con l’Associazione Luca Coscioni”.

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