
Manager di 32 anni denuncia: «Violentata in un bar milanese». Individuati i responsabili della violenza, ma i pm chiedono cautela
Una donna di 32 anni, manager milanese, ha denunciato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte di tre persone in un locale sui Navigli di Milano. La donna ha raccontato che a violentarla sono stati i due titolari del locale e un cliente. La donna aveva trascorso la serata in compagnia di un amico, ma dopo essere andato via, lei sarebbe stata avvicinata dai tre uomini che avrebbero approfittato del suo stato di alterazione dovuto all’alcol.
Secondo quanto emerso, la donna era in compagnia di questo amico, che si è allontanato un attimo dal locale per recuperare un pc in auto, ma al suo rientro avrebbe trovato la donna alticcia mentre i due proprietari e il terzo uomo pretendevano di insegnarle a fare la barista. L’amico verso l’una di notte è andato via, lasciando la donna sola nel locale.
Da quel momento, come riportato dal Corriere della Sera, “si materializza una «shot box» con 36 bicchierini. Lei ricorderà di averne bevuti tre, ma alla fine ne avrà bevuti una dozzina assieme a due bottiglie di birra e ad altrettanti cocktail offerti dagli uomini, apparentemente senza che nessuno la costringa”.
Tuttavia, la donna non ricorda nulla di cosa sia accaduto dopo. I dettagli della vicenda sono stati registrati dalle telecamere di sicurezza e dal cellulare con cui uno dei presunti violentatori riprende i dettagli dello stupro. La donna era «in preda ad una incapacità fisica e psichica», annotano i carabinieri, ma questo non avrebbe fermato i tre dal commettere l’abuso sessuale. Inoltre, uno dei proprietari avrebbe anche fatto pagare il conto dei drink alla vittima. La donna, svegliatasi la mattina dopo si è recata alla Clinica Mangiagalli, dove le è stata confermata la violenza sessuale.
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Le indagini dovranno accertare i contorni della vicenda, poiché le telecamere hanno ripreso anche uno dei tre uomini sorreggerla per strada e probabilmente riportarla a casa mentre la vittima, ancora barcollante, lo abbraccia e lo bacia. Tale circostanza che ha spinto alla cautela i pm, che non hanno ritenuto di chiedere l’arresto dei sospettati.
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