Lucio Corsi, parla il chitarrista Ottomano: “Non ci aspettavamo tutto questo”

Era sul palco con il secondo classificato
Fenomeno Lucio Corsi. Da Sanremo ne esce sicuramente bene il secondo classificato, Lucio Corsi. A Open ha così parlato di tutta l’avventura sanremese, il chitarrista Tommaso Ottomano.
Sul successo ha spiegato che non se lo sarebbero mai aspettato: «Assolutamente no, siamo arrivati con la nostra “cazzimma”, sapevamo di poterci aprire ad un pubblico più vasto, ma che le persone capissero il brano e lo accogliessero con così tanto calore no. Ero al telefono con Lucio proprio poco fa e ci domandavamo: “O ci abbiamo capito tutto dall’inizio o non ci abbiamo capito un cazzo”. Gesù avrà sbattuto la testa, avrà detto: “Miracoliamo questo personaggio qua”. E ora ci vado di mezzo pure io, tiriamo questo progetto assieme da dieci anni, finalmente nella nostra zona d’ombra si è accesa una lampadina».
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Su cosa abbia colpito di Lucio Corsi, Ottomano aggiunge: «Lucio ha una luce particolare. Sicuramente la sua semplicità, la sua insicurezza, le persone si sono riviste dentro le parole che abbiamo scritto e alla fine ha vinto quella cosa là. Quando riesci ad arrivare al cuore colpisci duro. Le persone si sono rotte i coglioni di sentire sempre la stessa roba. Noi ci metteremo il nostro, non scenderemo a compromessi».
Poi sul successo e su come la vivranno: «Non ho avuto tempo di pensarci, siamo finiti nel frullatore. Di certo questa cosa investe lui come persona fisica, ne parlavamo al telefono poco fa: “La tua vita è cambiata – gli ho detto – adesso esci per fare una passeggiata e non sarà la stessa passeggiata che ti facevi una settimana fa”. Di sicuro c’è da rendersi bene conto di questa cosa qua, ma fa parte del gioco. Voglio vedere il successo come una cosa positiva. D’altra parte questo ambaradan l’abbiamo fatta per far sentire le canzoni e adesso sta funzionando, la gente sta recuperando anche le cose vecchie del catalogo. Così anche le canzoni vecchie in qualche modo rinascono».