L’ospedale La Maddalena apre le porte all’arte e alla musica per regalare un sorriso ai pazienti oncologici

Al via presso l’ospedale La Maddalena di Palermo la mostra “‘Azolo’ Rovine tra luci e colori” di Zino Citelli: un’iniziativa che si rivolge ai degenti e ai loro familiari per sostenerli nel difficile percorso della malattia oncologica 

Concerti e mostre per i pazienti oncologici durante la loro degenza. Un progetto portato avanti dall’ospedale La Maddalena di Palermo di via San Lorenzo Colli 312 d, gestito dal Direttore Sanitario del Dipartimento Oncologico di III livello La Maddalena, Luca Bianciardi, attraverso i volontari dell’associazione onlus F.A.P.S. “Friends Against Pain and Suffering” (dall’inglese: amici contro il dolore e la sofferenza).  

“Il mondo dell’oncologia è cambiato in meglio rispetto al passato. Essere un paziente oncologico non equivale più ad una condanna di morte  É vero: è un percorso doloroso di vita e in questo percorso relativo alla malattia il nostro compito non è solo la cura farmacologica, ma quello di far vivere al meglio le persone. Per questo stiamo impostando i percorsi di umanizzazione, per provare a essere insieme alle persone”, spiega Il Direttore Sanitario del Dipartimento Oncologico di III livello la Maddalena, Luca Bianciardi, a 361 Magazine.

Da qui l’arte, la musica, la danza e i gruppi di lettura. I concerti sono organizzati con la collaborazione della Fondazione Teatro Massimo e Conservatorio Scarlatti, mostre organizzate con la collaborazione di Settimana delle Culture – grazie alla collaborazione di Clara Monroy di Giampilieri (fa parte del consiglio direttivo dell’Associazione Settimana delle Culture ed è responsabile dei rapporti istituzionali e pubbliche relazioni, nonché attualmente inserita nel consiglio di amministrazione dell’Associazione FAPS-ONLUS) – all’interno dell’ospedale, tutte iniziative che rappresentano un sostegno per i pazienti e i loro familiari nel difficile percorso della malattia oncologica.

L’associazione onlus F.A.P.S.

 

L’associazione F.A.P.S. è stata fondata a Palermo nel giugno del 2001 sotto la presidenza onoraria di Umberto Veronesi e la direzione scientifica del Dr. Sebastiano Mercadante, il più grande specialista al mondo sul dolore oncologico, al fine di alleviare le sofferenze dei pazienti oncologici attraverso una loro presa in carico globale che tiene conto di tutti gli aspetti bio-psico-sociali che la malattia comporta; altro obiettivo è stato quello  di creare un polo di ricerca presso la città di Palermo. 

Come riporta il sito, “la nascita dell’ associazione è stata seguita dalla creazione del centro di ascolto chiamato “l’isola senza dolore”, allo scopo di offrire assistenza telefonica e ambulatoriale ai pazienti, e ai loro parenti, relativamente al dolore e alle cure palliative. Oggi l’associazione è ospitata dal Dipartimento Oncologico di III° livello “La Maddalena”, in cui è già operante l’unica unità acuto di terapia del dolore e cure palliative del Sud Italia. L’associazione si fonda sul contributo di professionisti quali medici, infermieri professionali e ausiliari socio-sanitari della struttura e sul volontariato. Volontari e professionisti portano avanti il loro programma all’interno dell’ospedale con diverse iniziative come la raccolta fondi per finanziare la ricerca, l’organizzazione delle attività assistenziali per i pazienti, e della formazione del personale interno e soprattutto per i numerosi visitatori che provengono da altre strutture”.

La mostra fotografica di Zino Citelli

Il prossimo evento presso l’ospedale La Maddalena prenderà il via il prossimo 17 maggio alle ore 12 quando sarà inaugurata la mostra di Zino Citelli dal titolo “’Azolo’ Rovine tra luci e colori” allestita nelle sale d’attesa della chemioterapia dell’ospedale. Si tratta di una mostra fotografica dedicata a Poggioreale, che sorgeva nella valle del Belice distrutto dal terremoto che si verificò nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, oggi un borgo fantasma dalle atmosfere tetre che comunicano un senso di abbandono e l’impossibilità di restituire alla comunità il paese irrimediabilmente perduto.

Il fotografo metterà a disposizione la sua arte: le immagini di Zino Citelli narrano attraverso le emozioni di uno scatto il ricordo di un luogo che un tempo non lasciava traccia di sé se non all’interno del comprensorio: paradossalmente, “le luci della ribalta” si sono accese 54 anni fa su Poggioreale per raccontare l’evento drammatico di cui fu protagonista. Ed è proprio tra le macerie di Poggioreale che è iniziato sei anni fa il viaggio di Zino Citelli che, attraverso il colore e la luce, ha voluto “restituire” un volto a questo luogo martoriato dal terremoto. “Le foto esaltano i dettagli dei colori – spiega il fotografo – e le forme illuminate dai fasci di raggi di luce che si insinuano nelle voragini tra le macerie. Nel mio repertorio ho cercato di restituire un’idea di bellezza, consapevole che negli anni non è stata esercitata da parte delle istituzioni una sufficiente cura del territorio, per preservare i resti di una comunità che meritava di poter conservare una memoria costruttiva ed è stata invece costretta prevalentemente ad emigrare”.

Chi è Zino Citelli

Zino Citelli nasce nel febbraio del 1961 a San Giuseppe Jato (Palermo). Laureato in Economia, fin da piccolo è stato fortemente attratto dalla fotografia. La curiosità è una predominante del suo carattere e questo lo spinge ad osservare con interesse tutto quello che lo circonda. Non è ossessionato da uno stile fotografico in particolare ed è alla costante ricerca di scene da fotografare. Non è difficile quindi, trovare tra i suoi scatti svariati temi frutto di attenta osservazione del mondo ed i suoi movimenti a 360 gradi. Dopo anni dedicati alla fotografia ed all’apprendimento della tecnica, esercita questa attività con grande amore ed alcune sue immagini sono delle rappresentazioni della sua stessa anima. Ha partecipato a concorsi fotografici ottenendo riconoscimenti e pubblicazioni su autorevoli riviste collaborando anche con alcune testate giornalistiche nazionali per alcuni progetti fotografici. Ha perfezionato gli studi sul trattamento delle immagini digitali PP, presso la scuola Nazionale di Roma.

 

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