L’Interpol lancia l’operazione “Identify Me”, per l’identificazione di vittime di omicidio
L’Interpol lancia l’operazione “Identify Me”, per l’identificazione di vittime di omicidio in tre paesi europei
Può capitare che in un delitto, la vittima per determinate circostante, non venga mai identificata. Spesso le forze di polizia condividono qualche foto, alcuni dettagli, ma il resto rimane riservato per le indagini interne. Ora, però, l’Interpol ha deciso di lanciare una operazione speciale, denominata “Identify Me”, in cui vengono condivise foto e informazioni, nella speranza di identificare 22 donne, che dal decesso sono rimaste senza nome.
Così, l’Interpol ha lanciato un appello pubblico per identificare 22 donne, assassinate in Belgio, Germania e Paesi Bassi. La maggior parte sono “cold case” ovvero “casi freddi” avvenuti da 10 a 40 anni fa. Per lanciare l’iniziativa è stato diffuso anche un video su YouTube.
Inoltre, sul sito dell’Interpol si legge: “Nonostante le indagini approfondite della polizia, queste donne non sono mai state identificate e le prove suggeriscono che potrebbero provenire da altri Paesi. Non si sa chi siano, da dove vengano e perché si trovassero in questi Paesi”.
L’INTERPOL continua, informando che è stato “pubblicato un avviso nero per ogni vittima; questi avvisi sono riservati alla polizia e non sono pubblici. Ma qui abbiamo condiviso i dettagli di ogni caso, comprese le immagini della ricostruzione facciale e altri potenziali identificatori, nella speranza che qualcuno possa riconoscerli”.
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La nota si conclude con un appello: “Se ricordate un amico, un familiare o un collega scomparso improvvisamente, vi invitiamo a dare un’occhiata e a contattare la squadra nazionale di polizia competente tramite il modulo presente in ogni pagina se avete informazioni su qualcuno di loro”.
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