L’avvocato di Alessandro Impagnatiello rinuncia all’incarico, ecco perché

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L’avvocato di Alessandro Impagnatiello rinuncia all’incarico, la motivazione spiegata ai giornalisti dal legale stesso

L’avvocato di Alessandro Impagnatiello, Sebastiano Sartori, ha rinunciato all’incarico alla sua difesa. L’atto di rinuncia, riporta l’Agi, è stato depositato alla pm Alessia Menegazzo, titolare dell’inchiesta.

Sulle motivazioni della rinuncia ha detto l’avvocato: “Ho rinunciato al mandato per motivi connessi al rapporto fiduciario e dunque coperti da segreto professionale, null’altro”. Alla domanda dei giornalisti, se abbia subito delle minacce, ha risposto: “Ripeto: il motivo è connesso al rapporto fiduciario”.

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Lo stesso legale nell’ultimo incontro in carcere a San Vittore, ha evidenziato come Impagnatiello “sta acquisendo sempre maggior consapevolezza”. Sull’arma del delitto, un coltello da cucina, ha detto: “Non l’ha buttato. Ha detto specificatamente dove sia”. Sulla possibile presenza di un complice, il reo confesso ha confermato di aver fatto tutto da solo. Cosa che gli investigatori devono ancora accertare. “Lui lo esclude – ha detto Sartori alla Rai -. “Sarà sicuramente da valutare la sua sfera psicologica”. Nel frattempo “lui è sempre più lucido e ha preso coscienza di quello che ha fatto”.

Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, in cui si vede l’assassino alle 3.22 di domenica 28 maggio, uscire brevemente in strada con un involucro, “verosimilmente un lenzuolo bianco o plastica delle dimensioni di 50 centimetri circa”. “Il giovane si dirige verso la sua autovettura parcheggiata – scrive Agi – vi entra per pochi secondi per poi entrarvi, per poi non riuscirne e rincasare sempre custodendo l’involucro descritto”.

“La stessa telecamere lo riprende il mattino successivo, uscire di casa alle 7.01 con uno zaino marrone in spalla. Dopo averlo lasciato nel bagagliaio. Poi ritorna al cancello carraio, e ne esce sette minuti dopo, alle 7.08, tenendo con la mano sinistra due involucri, verosimilmente di plastica, all’interno dei quali si può notare un agglomerato di materiale compatibile con un mucchio di vestiti“.

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