Il caso di Pierina Paganelli, il parere della criminologa Roberta Bruzzone a “361 Magazine”
Pierina Paganelli, l’intervista di “361 Magazine” alla nota criminologa Roberta Bruzzone. Ecco il suo parere sul caso
Per gli inquirenti della procura di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, attualmente vi è solo un’ipotesi investigativa: Pierina Paganelli sarebbe stata uccisa dal vicino di casa senegalese Louis Dassilva con ben 29 coltellate inflitte nel garage seminterrato di via Del Ciclamino. Era la sera del 3 ottobre 2023. Per questo motivo Dassilva si trova in carcere, in quanto unico indagato per l’omicidio. Nessun altro, secondo gli investigatori, sarebbe coinvolto nel delitto. L’omicidio sarebbe stato commesso per il timore che l’anziana donna scoprisse la relazione tra lui e la nuora Manuela Bianchi, amica della moglie di Louis, Valeria Bertolucci. I tratti salienti della relazione sentimentale – evidenzia la Procura dopo aver disposo la misura di custodia cautelare in carcere al senegalese – sono stati ricostruiti nelle indagini, anche grazie alle intercettazioni (comprese quelle telematiche), sia per la fase antecedente l’omicidio e sia per quella successiva”. Su di lui grava l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato: il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto infatti la sussistenza delle tre aggravanti contestate, ritenendo che Dassilva abbia commesso il fatto per futili motivi, agito con crudeltà nei confronti della vittima e per avere approfittato di condizioni di tempo, di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa. Determinante nelle prime fasi delle indagini è stata la videoripresa di una videocamera di via Ciclamino che, alle 22:17, aveva ripreso un soggetto di carnagione scura, di spalle mentre camminava in direzione del portone del civico 31. L’unico abitante di colore, puntualizzano nella ricostruzione dell’accusa, nel condominio era proprio l’indagato che invece aveva sempre sostenuto di essere rimasto a casa dalle ore 20 del 3 ottobre sino alle 8 del mattino successivo.
La celebre criminologa Roberta Bruzzone è consulente della difesa di Louis, il parere a 361 Magazine
Dell’innocenza di Dassilva è però fermamente convinta Roberta Bruzzone, che è anche consulente per la difesa del senegalese, al fianco dell’avvocato Riario Fabbri.
Secondo Roberta Bruzzone di elementi che dimostrano che Louis non è colpevole “ce ne sono in abbondanza”, ha specificato la criminologa: “Gli elementi che possono essere messi in discussione sono tantissimi. Per quanto riguarda l’individuazione di un ipotetico colpevole, per fortuna non è un nostro compito, ma se ne deve occupare la procura. Noi in questa fase siamo sufficientemente convinti che gli elementi a carico di Dassilva tali da trattenerlo in carcere non siano sufficienti. Del resto sono tutti elementi che sostanzialmente erano già nelle mani della Procura nei primi giorni dopo il delitto, quindi non si comprende perché l’applicazione della misura cautelare sia avvenuta 9 mesi dopo. Tutti gli elementi raccolti fino ad oggi, quantomeno quelli dati a noi in visione, di fatto sono compresi nei primi 10-15 giorni dalla vicenda. Tra gli elementi che scagionerebbero l’indagato, soprattutto dal punto di vista tecnico, è opportuno evidenziare che, avendo a disposizione il migliore metodo sotto questo profilo in Italia, dal video della cam 3 non è assolutamente possibile stabilire che il soggetto ritratto sia coinvolto nel delitto, né che sia di colore. La parte cromatica è influenzata dal tipo di ripresa e dal tipo di illuminazione: come si fa a dire che fosse Dassilva?”.
Il caso di Pierina Paganelli a Domenica In
In studio da Mara Venier è andata la moglie di Louis Dassilva, Valeria Bartolucci, accompagnata da Roberta Bruzzone. Nel corso dell’intervista la donna ha detto: “Louis è innocente perchè nel momento in cui, secondo la procura, veniva commesso l’omicidio, quindi alle 22:13 e 31 secondi, Louis era seduto sul divano in casa, sotto i miei occhi, quindi che lui abbia commesso l’omicidio è impossibile. Casa mia è microscopica, me ne sarei accorta se fosse uscito, sicuro”. Alla domanda di Mara Venier, “Tu, poi sei andata a dormire, no?”, Valeria Bartolucci ha specificato: “Si, ma diversi svariati minuti dopo, me ne sarei accorta se lui fosse uscito, perchè casa mia è 49 metri…”.
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