“Giù le mani da Radiofreccia”: Ligabue e Accorsi diffidano la Lega

In uno spot viene utilizzato un pezzo tratto dal film

Dopo Laura Pausini si torna di parlare di spettacolo e Politica. I protagonisti sono Radiofreccia, Ligabue e Stefano Accorsi.

È stato infatti utilizzato, in uno spot della Lega, un pezzo del brano con la voce di accorsi tratto dal film Raiofreccia.

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Il video della Lega, che fa ironia sul PD di Letta e rilancia l’audio violento dell’ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri, Albino Ruberti è diventato virale.

Caso Radiofreccia, ecco la diffida

È così arrivata la diffida.

Oggi Domenico Procacci per la Soc. Fandango, Luciano Ligabue e Stefano Accorsi, rispettivamente produttore, autore e attore del film “Radiofreccia”, comunicano di avere formalmente diffidato, a mezzo dei loro legali, la “Lega per Salvini Premier” dall’utilizzo di un brano audio con la voce di Stefano Accorsi tratto dal film “Radiofreccia” illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale attualmente diffuso su tutti i social media e ripreso dalla stampa.
Nella loro diffida i suddetti hanno contestato la gravissima violazione dei loro diritti sul film e la spregiudicata utilizzazione dello stesso in una presentazione al pubblico che lascia anche chiaramente presumere una adesione al contenuto del messaggio, da cui invece gli stessi radicalmente si dissociano. La Lega ha infatti usato il “credo laico” di Radiofreccia per la propria campagna elettorale, senza chiedere alcuna autorizzazione (che non sarebbe stata concessa), e con grave sprezzo della legge sul diritto d’autore.
La diffida contiene l’invito alla immediata rimozione dal video di qualsiasi elemento tratto dal film e riserva ogni più ampia tutela legale, in sede civile e penale.

 

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