Gina Lollobrigida, tutti i retroscena dietro la morte dell’attrice

Gina Lollobrigida, tutti i retroscena dietro la morte dell'attrice

Gina Lollobrigida, tutti i retroscena dietro la morte dell’attrice: il presunto avvicinamento del figlio e del nipote e la presenza in clinica dell’ex Francisco Javier Rigau

La morte di Gina Lollobrigida lascia un vuoto incolmabile nella storia del cinema italiano. Diva per eccellenza, la sua bellezza e bravura, ma anche il suo essere artista poliedrica, resteranno indelebili nel cuore di tutti. Alla fama intorno alla vita della Lollobrigida però si accompagnano anche una serie di vicende personali e giudiziarie, che hanno rappresentato un motivo di grande dispiacere per l’attrice e per gli amici che le erano più intimi.

Questa mattina, nel corso di Storie Italiane, il programma di Rai1 condotto da Eleonora Daniele, sono stati analizzati gli ultimi momenti di vita della Lollobrigida, si è cercato di far luce sui rapporti con il figlio e il nipote, ma si è parlato anche della controversia giudiziaria che vede coinvolto il suo assistenze Andrea Piazzolla e la vicenda con l’ex marito spagnolo Francisco Javier Rigau.

Prima di tutto, nel corso della puntata, si è cercato di far luce sulle ultime ore di vita di Gina Lollobrigida. L’attrice già dal tempo non stava bene e a detta dell’avvocato dell’attrice Antonio Ingroia “negli ultimi tempi era allettata, rifiutava il cibo e quasi non parlava“. Giovedì scorso si sarebbe verificato il ricovero presso una clinica romana e ieri, 16 gennaio, sarebbe sopraggiunto il decesso per una serie di complicazioni – si parla di blocco renale e polmonare – probabilmente causati dall’età avanzata.

Le indiscrezioni emerse nel corso della puntata parlano di un riavvicinamento del figlio Andrea Milko Skofic e del nipote Dimitri, forse dettato proprio dalle condizioni di salute dell’attrice, ma l’avvocato Ingroia non parla di una riappacificazione. Ha dichiarato Ingroia: “Non credo si sia realizzato il suo desiderio di morire in pace. Sul versante giudiziario ci sono dei processi in corso che riguardano la posizione di Andrea Piazzolla, ma la cosa che più l’aveva amareggiata – tantissimo anche i processi nei confronti di Piazzolla che lei non condivideva – era il fatto che le fosse stato nominato un amministratore di sostegno, contro la sua volontà e senza che neppure lei abbia partecipato alla scelta. Il perito è stato assegnato perché il figlio e il nipote ritennero che Andrea Piazzolla esercitasse una influenza negativa sulle scelte della signora Lollobrigida nell’amministrazione del suo patrimonio”.

La posizione di Andrea Piazzolla – che tutti gli amici della Lollobrigida difendono, considerandolo l’unica persona che veramente si è preso cura di lei, salvandola da depressione e ridandole la gioia e l’entusiasmo di vivere – è al centro di una disputa giudiziaria. Una perizia chiesta dal figlio della Lollobrigida non parla di incapacità di intendere e di volere, ma di influenzabilità. Dice Ingroia sempre a Storie Italiane: “le perizie effettuate non parlavano di una incapacità della Lollobrigida di intendere e di volere, anzi tutti gli italiani hanno visto quanto fosse lucida, ferma e determinata nelle sue idee e nelle sue posizioni, ma nelle perizie emerge che sulla scelta di amministrazione del patrimonio era influenzabile da Piazzolla”.

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Una possibile riappacificazione sarebbe potuta giungere – dice l’avvocato – se il figlio avesse ordinato “una istanza di revoca di quell’amministratore di sostegno, cosa che amareggiava profondamente l’attrice“.

Dunque, nemmeno dopo la morte ci sarà pace per Gina Lollobrigida. La notizia del decesso Andrea Piazzolla l’ha ricevuta nel momento in cui ha chiamato la clinica per sapere come stesse l’attrice. Dopo avrebbe avvertito il figlio e il nipote, che si sarebbero poi recati al capezzale della donna ormai deceduta. Ma a rendere ancora più complicata la vicenda sarebbe stata anche la presenza dell’ex marito della Lollobrigita, ovvero Francisco Javier Rigau.

L’uomo, dal quale la Lollobrigida aveva ottenuto l’annullamento del matrimonio, si sarebbe precipitato in clinica, litigando con un amico dell’attrice anch’egli accorso alla notizia del decesso – pare fosse il giornalista Adriano Aragozzini – pretendendo di accedere in qualità di marito della defunta. La questione, anche in questo caso, risulta complessa, poiché la Lollobrigida aveva denunciato il matrimonio contratto per procura, ma attraverso un inganno.

A fare chiarezza sulla vicenda è sempre l’avvocato Ingroia, che dice: “Quella procura ritenuta falsa, per cui Rigau venne sottoposto ad un processo penale in Italia e per cui venne assolto perché il giudice disse che quel falso non era stato fatto per determinare un matrimonio fittizio, ma per difendersi in un processo che era in corso in Spagna, nato sempre da una denuncia della Lollobrigida“. Tuttavia, esiste un documento che parla di nullità del matrimonio, ma Ingroia aggiunge: “la Sacra Rota non ha mai rilasciato copia della sentenza di nullità, (esiste un documento parrocchiale che attesta la nullità da parte di Papa Francesco, ndr) tuttavia i registri civili spagnoli hanno annotato come valido quel matrimonio, annullato come si evince da una nota a firma di Papa Francesco“.

Poi aggiunge l’avvocato: “Come Rigau sia riuscito a far riconoscere a Barcellona il matrimonio non lo so dire“. È, dunque, probabile che sulla base di quell’annotazione su quel registro di Barcellona che Rigau si dichiara marito della Lollobrigida. Adesso bisogna capire in che maniera “Rigau pretenda il riconoscimento del matrimonio anche in Italia“.

Questo apre anche alla questione dell’eredità. Sempre l’avvocato Ingroia parla dell’esistenza di un testamento regolarmente siglato da un notaio romano: “so che esiste un testamento, non ne conosco il contenuto. Per legge agli eredi va una percentuale dei beni e poi il resto è dettato dal testamento“. Tutto ciò potrebbe portare ad altre controversie legate alle scelte testamentarie.

Fonte immagine: https://twitter.com/KellyRobinsonHQ/status/1615000409638330368/photo/1

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