“Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo è il quarto film in concorso a Venezia80

“Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo è il quarto film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
Finalmente l’alba è il quarto film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. La pellicola firmata da Saverio Costanzo è un viaggio lungo una notte della giovane Mimosa che, nella Cinecittà degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Una notte che da ragazza la trasformerà in donna.
Il film è ambientato a Roma nel 1953. La notte prima dell’omicidio di Wilma Montesi, diverse persone legate a un film peplum ambientato nell’antico Egitto che si sta girando a Cinecittà si ritrovano a condividere momenti importanti: Mimosa, una ragazza romana semplice, in procinto di sposarsi con un uomo che piace di più alla sua famiglia che non a lei, presentatasi a Cinecittà inizialmente solo per fare da comparsa; Josephine Esperanto, la star del film, una veterana della Hollywood classica che si sente minacciata dalla nuova generazione di attori “naturalistici” rappresentata da Sean Lockwood e Nan Roth, gli altri protagonisti della pellicola; Rufus Priori, un gallerista italo-americano amico di Josephine, che condurrà l’improbabile gruppo nel loro viaggio attraverso la notte.
Sulla genesi dell’opera ha detto il regista: “Inizialmente volevo scrivere un film sull’omicidio della giovanissima Wilma Montesi, avvenuto nell’aprile del 1953, che rappresentò per l’Italia il primo caso di assassinio mediatico. La stampa speculò sulla vicenda, che coinvolgeva personalità della politica e dello spettacolo, e nel pubblico nacque un’ossessione che presto diventò indifferenza. La vittima scomparve dalle cronache per fare posto alla passerella dei suoi possibili carnefici”.
Durante la scrittura del film, però, continua Costanzo, “come accade spesso scrivendo, l’idea iniziale è cambiata e piuttosto che far morire un’innocente ne ho cercato il riscatto. Mi piace infatti pensare che Finalmente l’alba sia un film sul riscatto dei semplici, degli ingenui, di chi è ancora capace di guardare il mondo con stupore”.
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Sul personaggio principale, interpretato da Rebecca Antonaci, ha detto Saverio Costanzo: “La protagonista Mimosa è un foglio bianco, su cui ognuno dei personaggi in cui s’imbatte scrive la sua storia, senza paura di essere giudicato. Mimosa è una ragazza semplice, una giovanissima comparsa di Cinecittà che nella Roma degli anni Cinquanta accetta l’invito mondano di un gruppo di attori americani e con loro trascorre una notte infinita. Ne uscirà diversa, all’alba, scoprendo che il coraggio non serve a ripagare le aspettative degli altri, ma a scoprire chi siamo”.
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