Femminicidio di Giulia Cecchettin, ecco le accuse imputate a Turetta

Femminicidio di Giulia Cecchettin, ecco le accuse imputate a Filippo Turetta. Si attende il suo rientro in Italia
Omicidio volontario aggravato dal legame sentimentale e sequestro di persona, sono questi i due capi di accusa, non ancora definitivi, che vengono imputati a Filippo Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha spiegato: «Il ritrovamento del corpo della ragazza chiaramente necessita il cambiamento del capo di imputazione che quindi è stato modificato. È omicidio volontario, allo stato, ma si tratta di una imputazione provvisoria perché dobbiamo fare tutti gli accertamenti tecnici sui luoghi, sui reperti, sulla macchina, dobbiamo sentire la versione dei fatti di Turetta, e solo a quel punto si potrà fare un’impostazione più completa».
Per quanto riguarda l’aggravante della premeditazione chiarisce il pm: «Dobbiamo ancora valutare i dati di fatto e questo potrà essere fatto solo dopo l’autopsia e gli accertamenti tecnici irripetibili. L’autopsia sarà fatta solo quando ci saranno le notifiche alle parti, quando anche Turetta avrà nominato un suo legale».
La fuga, secondo il procuratore, sarebbe stata breve: «Proprio perché si tratta di un soggetto non inserito in ambiti di criminalità organizzata, per cui gli appoggi esterni, anche se ci fossero stati, sarebbero stati limitati e infatti è andata è andata esattamente così. Non si è costituito ma è stato prontamente individuato».
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Secondo quello che è emerso, Giulia è stata colpita da diverse coltellate, alcune inferte già nei pressi di casa, nel parcheggio di Vigonovo dove è stato rinvenuto un coltello da cucina con la lama spezzata e insanguinato. «Valuteremo più avanti, sulla base delle prove, l’eventuale premeditazione e occultamento di cadavere», ha detto il procuratore Cherchi.
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