Femminicidio di Elisa Bravi, la Cassazione conferma l’ergastolo al marito

Femminicidio di Elisa Bravi, la Cassazione conferma l'ergastolo al marito

Femminicidio di Elisa Bravi, la Cassazione conferma l’ergastolo al marito, che in primo grado era stato condannato a 24 anni

Elisa Bravi, 31 anni, fu uccisa dal marito Riccardo Pondi, di 39 anni, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2019 all’interno della sua abitazione in una frazione del comune di Bagnacavallo in provincia di Ravenna.‍‍  A chiamare i soccorsi fu lo stesso marito e all’arrivo dei carabinieri fu tradotto in caserma. Nel corso dell’interrogatorio, l’uomo confessò di aver ucciso la moglie, soffocandola al culmine di una lite.

La coppia era sposata da nove anni, ma negli ultimi tempi si erano rivolti ad uno specialista di coppi per cercare una riconciliazione per divergenze sorte nel tempo. La coppia, all’epoca dei fatti aveva due figli di 3 e 6 anni che erano presenti nell’appartamento al momento dell’aggressione, ma dormivano in un’altra stanza.

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Nei suoi confronti, l’accusa fu di omicidio volontario aggravato. Il 6 luglio 2021 la Corte d’Assise di Ravenna aveva condannato l’imputato a 24 anni di reclusione, riconoscendo le attenuanti generiche sostenute dalla difesa. In secondo grado, la pena è stata tramutata in ergastolo, definendo quella dell’uomo una “ira incontrollata”, a cui era seguita “una determinazione feroce” nell’uccidere la moglie proprio “per lo scatto d’ira dovuto alla insofferenza” della donna, “ormai distante” e ai suoi occhi “forse coinvolta in una relazione extraconiugale”. Ora arriva la conferma del “fine pena mai” dalla Corte di Cassazione.

Foto di <a href=”https://pixabay.com/it/users/matthias_lemm-5882917/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=3682663″>Matthias Lemm</a> da <a href=”https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=3682663″>Pixabay</a>

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