Femminicidi nel tempo, la storia di Elisa Ciotti uccisa a Cisterna di Latina

Femminicidi nel tempo, la storia di Elisa Ciotti uccisa a Cisterna di Latina dal marito che non accettava la separazione
Elisa Ciotti era una donna di 35 anni uccisa dal marito Fabio Trabacchin, suo coetaneo. Il femminicidio avvenne la mattina del 10 giugno 2019 a Cisterna di Latina. A fare il ritrovamento del corpo fu la figlia della coppia, una bimba di appena 10 anni, che si ritrovò una scena straziante: il corpo della madre, in un lago di sangue era nel letto della camera da letto. La bambina chiamò il padre, che era uscito di casa, che a sua volta allertò i soccorsi e un parente.
In un primo momento l’uomo negò la propria responsabilità, ma poi sotto la pressione dell’interrogatorio ammise il delitto. Tra la coppia c’era stata una lite culminata con il femminicidio. L’uomo confessò di aver ucciso la donna a martellate. L’arma del delitto non fu mai trovata, nonostante l’uomo sostenne di averla gettata nelle campagne limitrofe.
Alla base della lite, probabilmente ci fu il dissidio per la separazione voluta dalla donna e non accettata dal marito. Il giorno dell’aggressione la lite era nata proprio sull’affidamento della bambina. La coppia viveva da tempo da separati in casa. La perizia psichiatrica effettuata in fase processuale, aveva stabilito che l’uomo era capace di intendere e di volere.
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Il 22 ottobre 2021 Trabacchin fu condannato dalla Corte d’Assise di Latina a 24 anni di carcere per omicidio volontario. In appello, la condanna scese a 20 anni.
Il nome della vittima fu inciso su una pietra d’inciampo in travertino bianco posta ai piedi delle scale di Piazza degli Angeli nel borgo storico di Cisterna di Latina. La “Scalinata degli Angeli” oggi è dedicata al ricordo di Elisa e di altre vittime di femminicidio originarie della stessa cittadina in provincia di Latina.
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