Femminicidi nel tempo, la morte di Deborah Saltori da parte dell’ex marito

Femminicidi nel tempo, la morte di Deborah Saltori da parte dell’ex marito, che la colpì alla gola con un’accetta
Il 22 febbraio 2021 a Cortesano, un sobborgo collinare a nord di Trento, una donna è stata uccisa a colpi d’accetta alla testa e alla giugulare. La vittima era Deborah Saltori, 42 anni, il killer l’ex marito Lorenzo Cattoni di 39. Dopo il femminicidio, Cattoni tentò di uccidersi con la stessa arma che aveva rivolto contro Deborah, ma un passante notò entrambi i corpi riversi a terra e chiamò i soccorsi.
Per Deborah non ci fu nulla da fare, era già deceduta a causa delle profonde ferite ricevute, mentre Cattoni fu trasportato in condizioni critiche all’ospedale Santa Chiara di Trento, riuscendosi poi a salvare. Dopo l’arresto confessò il delitto. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo aveva attirato la vittima sul luogo del delitto con la scusa di consegnarle l’assegno di mantenimento. La coppia, infatti, stava affrontando la causa di separazione poiché in passato l’uomo aveva fatto ricorso a violenze fisiche e psicologiche nei confronti della vittima. Inoltre, a suo carico vi erano due ammonimenti del questore di Trento per violenza domestica ai danni della compagna precedente.
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Nel 2020 fu raggiunto dalla notifica degli arresti domiciliari a casa dei genitori nel comune di Terre d’Adige proprio per le molestie alla moglie, la quale finì in ospedale con una gamba rotta, ma gli fu concessa la possibilità di recarsi nella campagna di proprietà per poterla coltivare, la quale non era a molta distanza dall’abitazione dell’ex moglie.
La Corte d’Assise di Trento ha condannato Lorenzo Cattoni in primo grado a 24 anni di reclusione per l’omicidio dell’ex moglie e al pagamento di un milione di euro come risarcimento ai familiari della donna, ma non ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. L’uomo avrebbe agito in seguito ad un moto d’ira incontrollato, determinando l’aggressione inaspettata e non programmata. Una perizia psichiatrica chiesta dalla difesa non ha evidenziò patologie riconosciute, ma descriveva l’imputato come persona non equilibrata e dalla personalità incompleta.
Alla sua morte, Deborah Saltori ha lasciato quattro figli. I primi tre avuti da una precedente relazione, mentre l’ultimo, di 4 anni all’epoca dei fatti, avuto con Cattoni.
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