Espulse due persone, il Viminale: “un rischio per la sicurezza nazionale”

Espulse due persone, il Viminale: “un rischio per la sicurezza nazionale”. Si tratta di soggetti fortemente radicalizzati
Dopo l’escalation in Medioriente per il conflitti tra Israele e Gaza e i diversi episodi di matrice terroristica che si sono registrati in diverse parti del mondo, l’attenzione nel nostro paese è molto alta. Per questo motivo il Viminale ha espulso un tunisino e un kosovaro ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale in quanto “fortemente radicalizzati”.
Il tunisino, 42 anni, all’interno della sua cella nel carcere di Piacenza, aveva la foto di un uomo armato di mitra con alle spalle la bandiera dell’Isis. Nel 2020 è stato scarcerato, ma è stato più volte raggiunto da provvedimenti di espulsione rimasti ineseguiti. Rintracciato lo scorso 26 settembre, è stato prima trasferito al CPR di Gradisca d`Isonzo e poi in quello di Caltanissetta e a seguito del riconoscimento dalle competenti Autorità consolari tunisine, è stato rimpatriato.
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Il kosovaro, invece, era noto agli investigatori che controllavano a Venezia un gruppo di soggetti radicalizzati. Rintracciato in provincia di Trieste è stato arrestato per il reato di violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale.
Salgono così a 56 i provvedimenti di espulsione adottati nel 2023 nei riguardi di cittadini stranieri ritenuti pericolosi.
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