Emanuele Dotto racconta la sua malattia: «Mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla»

Per anni ha lavorato in Radio
Emanuele Dotto, per anni storica voce di Tutto il Calcio ha raccontato la sua malattia. Su Repubblica parla a cuore aperto.
«Un mese dopo essere andato in pensione mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla progressiva. Avevo 67 anni e 6 mesi, ora ne ho appena compiuti 73 e ogni giorno è un giorno guadagnato».
Ha viaggiato tanto per il mondo, «ma adesso il mondo lo vedo come il giardino della scuola elementare di Genova Quinto, dove trascorro il tempo in carrozzina ascoltando musica, leggendo e sopravvivendo. Ho avuto molto, e molto mi è stato tolto, però nel cambio ci guadagno. E ora trovo bella anche Alessandria».
Attualmente, purtroppo, la malattia progredisce: «Peggioro lentamente, ma senza prospettiva, e non ce la farei senza mia moglie Marina e mia figlia Emanuela. Il corpo sta andando dove vuole, la mente e la memoria per fortuna no».
Riccorda anche chi gli ha insegnato quello che sa a Tutto il calcio minuto per minuto: «Roberto Bortoluzzi: capace, colto e gentile. Massimo De Luca, un signore. Enrico Ameri, con quell’incredibile rapidità di parola e duttilità nel racconto. Sandro Ciotti, che commentando un clamoroso errore commesso in un Lazio-Milan disse: “Ha arbitrato il signor Lo Bello di Siracusa davanti a 80 mila testimoni”. Fuoriclasse. Oggi urlano tutti troppo, in radio e in tivù».