Donne morte nel campo, identificati gli uomini che erano con loro

Donne morte nel campi, identificati gli uomini che erano con loro

Le due donne morte nel campo sono decedute a causa del forte trauma da investimento. Identificati anche gli uomini che erano con loro

La morte di Hanan Nekhla, 32 anni e Sara El Jaafari, 28 anni, le due amiche marocchine senza fissa dimora che hanno perso la vita in un campo di granturco sabato 20 giugno a Locate Triulzi ha destano non poco scalpore sia per la dinamica dei fatti, sia perchè molti sono ancora i punti da capire. Intanto, sono arrivati gli esiti definitivi dell’autopsia svolta sui corpi delle due giovani dall’istituto di Medicina legale di Pavia.

L’investimento del macchinario agricolo non ha lasciato scampo alle due donne. Secondo l’autopsia Hanan è morta sul colpo, mentre Sara, la ragazza che aveva chiesto aiuto, dall’investimento ha subito lo schiacciamento delle gambe fino al bacino. Secondo il parere del medico legale, le lesioni erano tali da non permettere nemmeno ai soccorritori di poterla salvare.

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Bisogna ancora attendere per ulteriori esami al fine di capire se le donne avevano assunto sostante stupefacenti, poiché ci si chiede come sia possibile che Sara e Hanan non si siano accorte del sopraggiungere del mezzo. Mentre si cerca di chiarire tutti i punti riguardanti la morte delle due ragazze, gli inquirenti proseguono nella ricerca dei due uomini che erano in compagnia delle ragazze decedute. Grazie all’analisi dei filmati delle ragazze e dei tabulati telefonici, i carabinieri sono riusciti a risalire alla loro identità. Ora si spera di raggiungerli presto e di interrogarli per capire cosa sia accaduto e soprattutto quali siano le loro responsabilità.

Stando a quanto si legge sul Corriere della Sera, il più anziano dei due uomini è destinatario di un provvedimento di espulsione e non avrebbe dovuto trovarsi in Italia. pare che vagabondasse da tempo tra Milano e la provincia. E’ stato fermato mentre si trovava già fuori dalla Lombardia per fuggire dagli investigatori. Ad un primo interrogatorio avrebbe confermato la versione del guidatore del mezzo agricolo, il quale ha dichiarato di non essersi accorto delle persone sdraiate nel campo.

 

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