Del Grosso assolto dall’accusa di aver picchiato la fidanzata: “solo rapporto turbolento”

Del Grosso assolto dall’accusa di aver picchiato la fidanzata: “solo rapporto turbolento”. Sacchi resta in carcere per omicidio
Condannato dalla Corte d’Appello di Roma a 27 anni per l’omicidio del preparatore atletico, Luca Sacchi, sparandogli alla testa durante un affare legato alla droga, Valerio Del Grosso non è stato condannato per aver picchiato la fidanzata, nonostante fosse in stato di gravidanza. Per il giudice i comportamenti dell’uomo sarebbero stati legati a “un rapporto turbolento” con la propria ex fidanzata.
Non è comunque possibile procedere ulteriormente poiché la ragazza ha ritirato la denuncia inizialmente presentata. Nient’altro che “un rapporto turbolento tra due giovani ragazzi immaturi”, complice “una genitorialità forse precoce”, come dichiarato dall’avvocato Alessandro Marcucci, legale di Del Grosso.
Intanto, Del Grosso (25 anni) deve scontare la condanna a 27 anni come esecutore materiale dell’omicidio, mentre per i complici la pena è di 14 anni e 8 mesi sia per Paolo Pirino (complice nell’aggressione) che per Marcello De Propris (che consegnò l’arma del delitto). Confermati invece i 3 anni per Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Sacchi accusata di violazione della legge sugli stupefacenti.
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Dopo la lettura della sentenza, nei corridoi della corte d’Appello è scoppiata una rissa tra i familiari di alcuni imputati. Anche se l’episodio di violenza non è ricollegabile all’omicidio di Sacchi, se fosse stato condannato, per lui si sarebbe configurato il profilo della pericolosità dell’uomo, sia verso l’ambiente esterno, sia verso i propri familiari più cari.
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