Cecilia Strada non ci sta: «Bufale su mio padre? Chiamo l’avvocato»

La figlia del compianto Gino Strada ha scritto un lungo post su Facebook

Un mese fa veniva a mancare Gino Strada, fondatore, insieme alla moglie Teresa Sarti, dell’ONG italiana Emergency.

A raccogliere la sua eredità e a difenderlo è rimasta la figlia Cecilia che ha seguito le sua orma. In un lungo post Facebook, la Strada si è così scusata facendo capire di essere stufa  di leggere di calunnie e di fake news sul conto del padre.

Aaaallora. Avevo pensato di dare una serie di risposte collettive, informative ed educative, a tutte le bufale su mio padre, Gino Strada, che mi sono state segnalate nelle ultime settimane (dalla vaccata della residenza in Svizzera alla bufala sui soldati italiani a Mosul, passando ovviamente per gli anni ’70, katanga, Ramelli e diffamazioni varie che hanno già perso in un tribunale, ripeto che hanno già perso in un tribunale).

Poi ho pensato che no, non ho il dovere di educare chi calunnia. Io sono responsabile di quello che faccio e dico. Gli altri devono fare lo stesso, anche quando inciampano in una bufala e anziché controllare – come faccio io prima di parlare – la fanno propria diffondendola. Io non ho il dovere di educare gli altri, e chi calunnia è l’unico responsabile delle proprie parole.
Questa settimana ho troppo da fare, ma settimana prossima prometto che trovo due ore per parlare con l’avvocata e arrivo, ragazzi, arrivo da tutti. Se avete condiviso bufale senza pensarci, vi consiglio di trovare anche voi due ore per la vostra avvocata, perché ho un sacco di voglia di finanziare un po’ di soccorsi in mare con i vostri soldi.
E anche questo, in realtà, sarà educativo: insegnerà a un po’ di persone come si sta al mondo, che esistono le leggi, e che non si può diffamare a caso. Poi magari potete rivolgervi – per aiutarvi a pagare il risarcimento – a quelli che vi hanno riempito di bufale. Dubito vi aiuteranno, ma potete provare.

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Recentemente, Cecilia Strada era stata costretta a chiedere la rimozione di una pagina che ospitava una serie di contenuti no vax in cui si sosteneva che il padre, malato di cuore da anni, fosse morto a causa del vaccino anti-Covid.

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