Caso Ciro Grillo: la testimonianza della seconda ragazza

Una seconda ragazza ha accusato Grillo e i suoi amici di stupro

Continua ad andare avanti la vicenda giudiziaria che riguarda Ciro Grillo. Nelle ultime ore ha infatti prato la seconda ragazza che lo accusa di stupro.

Accuse rivolte a Grillo e agli amici: Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capritta. L’accusa è stupro di gruppo nei confronti di una ragazza di 21 anni.

In più, avrebbero scattato delle foto hard a una seconda ragazza mentre dormiva. Quest’ultima ha parlato nell’udienza dell’avvocato Vinicio Nardo. «Per quei ragazzi non ero una persona, ma solo un oggetto. Si sono comportati come se non avessi un nome. Qualcosa che dimostrava il loro potere maschile su di me».

A riportare il racconto sia Repubblica che La Stampa.

«Quando ho saputo che mi sono state scattate foto hard mentre dormivo mi sono sentita come se al mondo non ci fosse sicurezza, come se fosse una cosa che potrebbe succedere tante altre volte. Chi commette questi atti sente di avere il potere sulla vittima. Per loro non ero una persona in quel momento, ero un oggetto. Non era rilevante che avessi un nome, ero semplicemente il loro divertimento e questo atto dimostra che loro sentissero di avere il potere».

Poi:  «All’inizio nonostante avessi saputo delle fotografie che mi avevano scattato nella mia testa ho fatto finta che non esistessero. Poi andando avanti la vicenda giudiziaria mi sono dovuta fare forza e ho dovuto ammettere che era tutto vero. Sono stati momenti difficili».

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La ragazza spiega di essere andata a dormire avendo intuito che l’amica si sarebbe appartata con Corsiglia. Poi, or dopo al risveglio l’amica le dice:  «“Mi hanno violentata”. Io le ho chiesto: “Chi”? E lei mi ha detto “tutti”».

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