Caos Ginnastica, un audio mette nei guai il procuratore Federale Rossetti

Il mondo della ginnastica da settimane è stato scosso dalla scandalo sugli abusi

Vanno avanti le indagini dopo l’esplosione del caso ginnastica. L’ultima bufera riguarda però il procuratore Federale Michele Rossetti che si sta occupando delle indagini.

Da qualche settimana sono infatti iniziati i primi interrogatori e le prime audizioni con ginnaste (tra cui anche le Farfalle) e allenatori.

È ancora una volta Repubblica a scoperchiare un altro vaso di Pandora. Nel 2018 Rossetti avrebbe infatti ignorato una denuncia di una atleta minorenne.

A raccontarlo degli audio, in cui il padre della vittima, Sergio Marchetti  denuncia gli abusi subiti dalla figlia Giada, che, da qualche giorno ha infatti confessato tutto.

Il procuratore che ha, intanto, sentito anche Nina Corradini e Anna Basta e che per il momento ha spiegato di non aver trovato nessun illecito, nel 2018 ignorò un fatto gravissimo.

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Una allenatrice colpì infatti con la clavetta una ginnastica. Unico provvedimento solo tre mesi di sospensione.

Caso ginnastica, gli audio di Rossetti

Nella prima audizione Rossetti disse che avrebbe anche potuto “archiviare il caso” perché ha capito “che razza di persona è Marchetti”, ovvero il padre di Giada, una delle due bambine che ha subito abusi e che stava portando avanti la denuncia.

L’allenatrice, dopo aver terminato l’audizione, in un gruppo Whatsapp raccontava.

«Oggi il procuratore federale si è esposto con me e il mio avvocato dicendo che avrebbe potuto archiviare, perché ha capito che razza di persona è Marchetti, ma dato che il padre della ragazzina sta rompendo molto le scatole non se l’è sentita di archiviare perché avrebbero potuto riaprire il caso in futuro. E niente, andrò in un tribunale tra un mese».

Il padre della ragazza poi racconta: “Rossetti, che doveva verificare i comportamenti dell’allenatrice, si è messo a indagare sulla mia persona, suggerendo a Chiara di raccogliere testimonianze sul mio carattere e i miei atteggiamenti. Ha ascoltato tutte le allenatrici di Giada da quando aveva 4 anni facendo domande solo per screditare la mia immagine di padre. È assurdo, non erano inerenti. Potevo anche essere il padre più cattivo del mondo, ma bisognava fare luce sugli abusi fisici denunciati. In più dovrebbe essere neutrale, non può sbilanciarsi così con l’indagata”.

Come detto l’allenatrice viene squalificato solo per tre mesi e per il vocale, viene ammonita per aver offeso laFederazione.

Il padre delle ragazze, a Repubblica, ha aggiunto: “Questi fatti sono gravi e mi fanno temere sull’andamento delle indagini sulle denunce di Nina Corradini e Anna Basta. Non mi stupisce che abbia dichiarato, qualche giorno fa, di non aver ancora trovato alcun elemento di contestazione. Con mia figlia ha voluto archiviare tutto velocemente”.

 

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