
Si tratta di Andrea Girardin Gibin
Andrea Girardin Gibin era il caposquadra degli operai uccisi nella tragedia di Brandizzo. Per la prima volta ha parlato a Repubblica.
«Sono vivo. Ma non so se sia fortuna o un miracolo. Ero a lavorare con loro. Ero rivolto verso il treno. Ho visto una luce e quando sono saltato fuori dalla ferrovia e mi sono girato, il treno stava ancora passando. Bastava un secondo in più ed ero morto»
Il capo degli operai di Brandizzo poi ammette: «Il dolore è troppo forte. Non passerà mai». L’uomo racconta di aver preso delle medicine e di stare evitando, su consiglio dello psichiatra, i media.
«La nostra era una squadra affiatata. E noi che eravamo sui binari facevamo quello che ci dicevano. Il nulla osta, da parte delle ferrovie, non è mai stata una cosa così fiscale. Quando ci davano il via, si cominciava a lavorare. Le carte potevano anche arrivare dopo. Si è sempre fatto così e ora tutti dicono che non si deve. A noi però non lo dicevano».
«Non so che cosa gli sia passato per la mente».
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