
Avellino, donna morta dopo una cena, si indaga nella cerchia familiare. Sequestrati i cellulari dei membri della famiglia
La prima ipotesi fu quella di una intossicazione da botulino, ma la morte di Gerardina Corsano, 48 anni, potrebbe nascondere un’altra verità. La donna morì in ospedale ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, dopo aver cenato in un locale della zona insieme al marito, Angelo Meninno, imprenditore agricolo 52enne, che fu ricoverato in gravi condizioni.
Dopo gli esami della scientifica, si è scoperto che non si trattò di botulino, ma di avvelenamento, escludendo anche l’intossicazione alimentare. Le indagini, dunque, avrebbero preso una nuova piega. Il legale Gerardo Giorgione, che rappresenta i fratelli e la madre della donna deceduta, spiega così il provvedimento del magistrato: “Esclusa l’intossicazione da botulino, la Procura sta valutando ulteriori profili di indagine”.
In un primo momento i due titolari del ristorante ed un medico erano stati iscritti sul registro degli indagati, ma nelle ultime ore lo scenario sarebbe cambiato ed è stato disposto il sequestro dei telefoni cellulari di tutti i familiari della donna deceduta in ospedale il 31 ottobre scorso, compreso quello del marito.
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Il sequestro dei dispositivi elettronici è stato disposto dal pm Maria Amalia Capitanio, che coordina le indagini, ed è stato eseguito dagli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Ariano Irpino.
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