
A chi andranno i beni di Michela Murgia? Ecco cosa dice il suo testamento redatto in una lettera affidata al suo avvocato
Le ultime volontà di Michela Murgia sono state raccolte in una lettera e affidate dalla scrittrice sarda all’avvocato bolognese e sua amica intima, Cathy La Torre, che aveva dichiarato: «Ha scelto di fare testamento e da mesi abbiamo lavorato per tutelare la sua famiglia queer. Lo abbiamo fatto insieme e sempre pubblicamente come battaglia politica. Michela ci ha mostrato che tutelare le forme relazionali non tradizionali ma che sono comunque famiglie è oggi una battaglia politica urgente e aggiungo, dal canto mio, anche una battaglia giuridica fondamentale. Ha fatto testamento e predisposto tutto per tutelare una famiglia che lo Stato non tutela».
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Michela Murgia avrebbe lasciato la casa in cui abitava ai suoi figli dell’anima, Raphael Luis, Francesco Leone, Riccardo Turrisi e Alessandro Giammei, docente all’università di Yale, andranno anche gli scritti inediti, destinati alla pubblicazione postuma. Quest’ultimo aveva raccontato la Mugia in una intervista a Vanity Fair aveva raccontato le richieste del figlio: “Un elenco in cui mi ha detto: voglio i tuoi computer, le password dei tuoi account, il titolo di cavalierato francese e la pennetta usb con tutte le giocate nella community”.
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Per il resto, «risolta la questione immobili – ha detto la scrittrice a Vanity Fair – che nel nostro caso era facile, perché non siamo dei palazzinari», «tutto il mio armadio va in capo a Chiara Tagliaferri, che lo distribuirà a seconda delle sue scelte. Patrizia avrà il patrimonio di gioielli e bigiotteria». Sempre nell’intervista aveva detto: «tutte le cianfrusaglie accumulate peseranno circa trenta chili».
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